Una Festa con un alto profilo internazionale ed etico per vedere più lontano e dentro sé stessi
Dal Portogallo di Pessoa all’Isola di Lampedusa, dall’Iran al Bach di Ramin Bahrami
Voleremo alto in questa Festa. “Più alto vola il gabbiano, e più vede lontano” scriveva Richard Bach, ne Il gabbiano Jonathan Livingston.
Oltrepasseremo confini per incontrare altri Inquieti e confrontarci con le loro Inquietudini. A partire da quella che Fernando Pessoa ha eretto ad opera dello spirito con il Livro do Desassossego.
Ci interrogheremo, in un impegnativo confronto tra studiosi portoghesi e italiani, su analogie e differenze tra il lusitano Desassossego e la nostra Inquietudine.
Accoglieremo, con grande affetto, Inquieti in fuga dai loro Paesi e chi li accoglie. E celebreremo, contestualmente al dramma dell’esilio, il sublime nell’Arte e nella Musica incrociando il punto in cui il termine Fuga – tema conduttore 2014 – raggiunge l’apice della polifonia, del contrappunto e della semantica. Un apice in cui abbiamo incontrato il nostro nuovo Inquieto dell’Anno.
Assegneremo la XVII Edizione del nostro Premio a Ramin Bahrami, dal 1987 profugo dall’Iran – paese in cui morì il padre rinchiuso in carcere per ragioni politiche – e stimato tra i massimi interpreti di Johann Sebastian Bach e delle sue Fughe. E, nella premiazione, daremo forza a questo concetto affiancando, al grande pianista esule, l’Isola di Lampedusa. Territorio in cui gli abitanti hanno trasformato il disagio in accoglienza verso una umanità in fuga dai loro Paesi. Territori dove le Inquietudini prendono la forma della miseria, della violenza e della disperazione.
Ospiti Illustri ed eccellenze locali
E come in una composizione musicale esporremo – tramite la VII Edizione de Inquietus Celebration, le voci, le competenze e le sensibilità di illustri Relatori – una serie di temi di approfondimento del soggetto principale: Inquietudine e Fuga. Quel binomio conduttore che ci ha guidato negli Eventi di collegamento tra la passata edizione della Festa e quella in preparazione, di cui iniziamo a parlare in questo numero con interviste, articoli e anticipazioni del Programma.
Una composizione di cui saranno protagonisti anche Associazioni e Istituzioni culturali di Finale Ligure con gli esperti di SPIA (Sentieri di psicologia integrata e applicata), gli Operatori del Museo Archeologico, della Biblioteca-Mediateca, dei ragazzi e docenti del Liceo Issel attraverso temi, laboratori e Ospiti di eccellenza.
L’Inquietudine di Norberto Bobbio
E poi omaggi a due illustri Inquieti Italiani, distanti nel tempo e nelle competenze: Norberto Bobbio e Giorgio Gallesio. Così come nella passata edizione realizzammo un evento per Enzo Tortora, ricorderemo nel decennale della sua morte – ancora con la preziosa e autorevole collaborazione del Centro Pannunzio – Norberto Bobbio, il più grande filosofo della politica del ‘900 italiano nonché Maestro di fuga dagli schematismi ideologici e dai manicheismi settari. Lo faremo traendo spunto, in particolare, da una sua esortazione a mantenere vivi “i frutti più sani della tradizione intellettuale europea. L’inquietudine per la ricerca, il pungolo del dubbio, la volontà del dialogo, lo spirito critico, la misura nel giudicare, lo scrupolo filologico, il senso della complessità delle cose”. Esortazione che, con grande modestia non esente da errori, abbiamo cercato di perseguire, come Circolo degli Inquieti, in questi primi 18 anni di continua operosità.
Coltura e cultura: Premio Gallesio e Vini Rari
Il Premio Gallesio arriverà alla seconda Edizione. L’omaggio all’insigne scienziato nato a FinalBorgo vivrà due momenti di grande levatura. la consegna del Premio e la Rassegna dei Vini Inquieti. Da un lato il vincitore della prima edizione, l’Arch. Paolo Pejrone, consegnerà a Emanuela Rosa Clot, Direttrice di Gardenia, il Premio Gallesio-Città di Finale Ligure; un Premio ideato dal Circolo degli Inquieti per ricordare l’opera di Gallesio e da assegnare ad un suo “erede”, ad una personalità distintasi nell’ambito naturalistico e, specificamente, botanico, ma non solo.
Dall’altro si svolgerà la II Edizione della Rassegna vinicola nazionale di vini da vitigni rari, Vini Inquieti, realizzata dalla CCIAA di Savona e dal Comune di Finale Ligure con la collaborazione scientifica di Onav. Una Rassegna ideata, sempre dal Circolo degli Inquieti, per ampliare l’area dei contenuti e dei partecipanti alla Festa dell’Inquietudine con un evento che legasse cultura e coltura; per celebrare il Gallesio anche con un’iniziativa di qualità tale da ricondurre alla sua Pomona Italiana; per organizzare un evento unico nel panorama nazionale capace di valorizzare vini, provenienti da vitigni sopravvissuti al tempo, grazie a viticoltori “Inquieti”, testimoni della coltura e della cultura di un territorio.
Per riflettere e divertire
Mala tempora currunt per la cultura e non solo, ma grazie al Comune di Finale Ligure, alla Fondazione De Mari e ad alcuni generosi sponsor privati riusciremo anche per quest’anno a a far riflettere e divertire. Ce n’è bisogno per volare alto senza distogliere lo sguardo dal presente.
Elio Ferraris
Direttore Culturale della Festa dell’Inquietudine e Past President del Circolo degli Inquieti