Nell’enciclica Caritas in veritate si osserva come la pretesa prometeica di un’assoluta autosufficienza dell’uomo si accompagna alla pretesa di autosufficienza della tecnica e come questa, mediante la globalizzazione, si è andata a sostituire alle ideologie diventando un potere ideologico che espone l’umanità al rischio di non incontrare l’essere e la verità. La tecnocrazia è ovunque, sostituisce il potere dei tecnici a quello degli eletti e degli elettori e promette anche la pace, un altro prodotto tecnico che, prescindendo dai valori, si rivela un inganno. Strumento dell’inganno della tecnocrazia sono poi i mezzi di comunicazione sociale che, rivendicati come neutrali, in realtà impongono parametri culturali funzionali a progetti di potere ideologico e politico. Difendere la libertà significa conoscere la tecnocrazia per contrastarla.