LA SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA

La scrittura autobiografica racchiude in sé uno straordinario potere terapeutico: è una sorta di levatrice che rimette al mondo, cucendo ferite senza rimarginarle del tutto. Gli spiriti inquieti, come afferma il filosofo Demetrio, vivono nella sfida di non dimenticare mai. Sono, dunque, autobiografi di penna o di pensiero interiore poiché, per capirsi al presente, hanno bisogno di ritrovare i frammenti di quel che sono stati, ricomponendoli nella mente con l’ausilio della scrittura. “Ancora una volta la vita non finisce se può diventare scrittura”.


Duccio Demetrio Ordinario di Filosofia dell’educazione e della narrazione all’Università degli studi di Milano-Bicocca. Ha fondato nel 1998, con Saverio Tutino, la Libera Università dell’ Autobiografia di Anghiari di cui ora è direttore scientifico e più di recente Gràphein, società scientifica di pedagogia e didattica della scrittura e l’Accademia del silenzio. Autore di opere dedicate alla condizione adulta, alla scrittura autobiografica, alla filosofia dell’esistenza, tra cui: Filosofia del camminare (2005); La vita schiva (2007); La scrittura clinica (2008); Ascetismo metropolitano (2009); L’interiorità maschile (2010); La religiosità degli increduli (2011); Perché amiamo scrivere (2011); I sensi del silenzio (2012)
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