Il Circolo degli Inquieti di Savona sarà ospite sabato 16 maggio del 28° Salone Internazionale del Libro di Torino.
Il suo presidente, Elio Ferraris, introdurrà la presentazione del volume “Arte, filosofia, scienza. Assonanze e dissonanze sulla fuga”, scritto dal genetista e neuroscienziato Edoardo Boncinelli, dal filosofo Valerio Meattini (ordinario di Filosofia Teoretica a Bari) e dall’artista Ugo Nespolo per le edizioni Mimesis.
Il libro nasce dalla partecipazione dei tre autori a un dibattito sul tema “Fuga nell’Arte, nella Filosofia e nella Scienza”, che il Circolo aveva organizzato lo scorso anno a Finale Ligure nell’ambito della settima edizione della Festa dell’Inquietudine.
Ferraris riprenderà il filo di quel dialogo e introdurrà al Salone di Torino l’opera che ne è scaturita e i suoi autori. L’incontro è in programma al Lingotto Fiere alle ore 12 di sabato 16 maggio, ed è inserito nel programma di conferenze “Grandi ospiti”.
Il Circolo organizza un pullman con partenza da Savona alle 7,45 e ritorno alle 21. Per informazioni telefonare al 349.8808456 o al 329.0996897.
ARTE FILOSOFIA SCIENZA
assonanze e dissonanze sulla Fuga
Autori: Edoardo Boncinelli, Valerio Meattini, Ugo Nespolo
Postfazione di Valerio Meattini
Mimesis Edizioni (Milano)
Edoardo Boncinelli, Valerio Meattini e Ugo Nespolo, uno scienziato, un filosofo e un artista figurativo, discutono insieme della Fuga. Come in un’antica scena greca, tante volte descritta dai Dialoghi di Platone, tre interlocutori esperti in una dimensione della ricerca umana si misurano su un tema che diremmo interdisciplinare per affinare la propria prospettiva sull’argomento e per sedurre il pubblico riguardo alla bontà, verità e bellezza di quanto prodotto in loro dall’esercizio della loro vocazione.
Arte, scienza e filosofia perdono così la loro dimensione ‘disciplinare’ e impersonale e s’incarnano nella vicenda di vita degli interlocutori, che non soltanto illustrano il loro punto di vista, ma partecipano con viva curiosità e interesse al racconto degli altri. La conversazione si svolge amichevolmente, pur nei toni del rispetto si fa a tratti arguta e non nasconde i punti critici. I tre hanno molto da raccontarsi e così imbastiscono problemi e questioni che vanno dall’origine della filosofia e della scienza ad alcuni dei nodi più complessi di esse. Il filosofo e lo scienziato capiscono che l’artista non sembra aver meno grattacapi con la bellezza di quanti non ne abbiano loro con la verità.
Infine, in una specie di “fuori onda”, il filosofo rimedita quanto è stato discusso, ne ripercorre gli snodi, sviluppa gli impliciti, articola le connessioni. Nel ricordo di Bach, delle sue fughe “potentemente serrate” e dei suoi “preludi fantasticamente sconfinati”, la meditazione del filosofo ondeggia tra le vastità inaudite che i suoi amici gli hanno aperto con le loro parole e la sintesi che ne tenta. Conclude provvisoriamente che la scienza è una fuga dallo stupore nella spiegazione razionale; l’arte: una fuga in un rinnovato e fresco stupore; la filosofia, infine, un voler capire e lo stupore e la spiegazione razionale.
Apre questo concerto di voci, di assonanze e dissonanze, la Presentazione del Presidente del “Circolo degli inquieti” che organizzò quell’incontro a Final Borgo nel maggio del 2014.