di Bardo Del Codice
Il Financial Times fa riferimento ai festeggiamenti imminenti in Italia approfittando per sparare a zero contro di noi (che oggi è come sparare sulla Croce Rossa).
La terna di elementi con cui ci apostrofano non è più “mamma, pizza e mandolino” ma “aglio, promiscuità e musica”.
È sport comune quello di denigrare gli abitanti di altri Paesi; e la satira è uno tra gli sport meno praticati ma più liberi e democratici tra quelli esistenti quindi non bisogna mai prendere certe affermazioni sul serio.
Ridiamoci sopra.
Però…
…da italiano inquieto – che a giorni festeggerà l’anniversario – posso comprendere la promiscuità (ahinoi) e la musica (ahimé).
Ma l’aglio?
Di certo l’aglio è un ingrediente indispensabile per la nostra cucina ma l’uomo italico non ha l’alito pestilenziale più di un lord londinese o di uno studente di Oxford né tantomeno di un pescatore del Galles o di un distillatore di whisky scozzese.
Nella classifica mondiale di consumatori di aglio non siamo più avanti rispetto al consumo di prezzemolo o pomodoro.
E allora?
Allora agli inglesi diciamo in coro: curry, inibizione e freccette!
Suonate pure le vostre trombe!
Noi suoneremo le nostre campane!
Da Predoi a Ispica viva l’Italia!