Abitanti de L’Aquila, Inquieti dell’Anno 2011: le motivazioni

Il Circolo degli Inquieti da 15 anni conferisce un’attestazione pubblica – definita Inquieto dell’Anno – al personaggio che, indipendentemente dai suoi campi di interesse o di attività, si è contraddistinto per il suo essere inquieto. Un riconoscimento alla persona, al suo essere.

A partire da quest’anno, al personaggio premiato come Inquieto dell’Anno, il Circolo degli Inquieti ha ritenuto giusto affiancare un caso, una vicenda – che ha lasciato un segno nella vita italiana – della quale sono state protagoniste persone “normali”, portatrici di inquietudini diverse ma sempre propositive.
Oggi 3 giugno 2012 – a conclusione della V edizione della Festa dell’Inquietudine che ha avuto al centro il tema Potere e Potere – il Circolo degli Inquieti, unitamente a Ferruccio de Bortoli – conferisce un’attestazione di Inquietudine agli “Abitanti de L’Aquila”.

Intende, così, contribuire a mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni sul terremoto che il 6 aprile 2009 distrusse quella Città perché si trovino, finalmente, le giuste soluzioni e non si propaghino con il dolore altri errori. Questo riconoscimento, deciso settimane fa, risulta ancor più pertinente in questi giorni in cui un altro devastante terremoto ha portato dolore e rovina in una larga area dell’Emilia.

A L’Aquila migliaia di persone, a più di 1000 giorni dal tragico sisma, vivono fuori dalla loro abitazione ma, soprattutto, vivono in una “non città”, senza possibilità di socializzazione sia nel centro storico che nelle new town-dormitori. A tutti loro attribuiamo la nostra attestazione di Inquietudine e la consegniamo alle persone che abbiamo scelto come ospiti e che ci sono venute a trovare. Ad esse – che consideriamo una piccola parte di un patrimonio umano piagato da un evento devastante – siamo grati per quanto stanno facendo in quella Città.

Il Circolo degli Inquieti – consapevole che tanti altri aquilani potrebbero rappresentare la loro Città in questa manifestazione – non eleva, pertanto, i presenti a eroi ma a testimoni significativi di una tragedia e a simboli di energia fattiva e propulsiva, di inquietudine appunto.Nelle difficoltà più estreme molte donne e uomini – in particolare giovani, semplici, normali, non personaggi – hanno portato progetti innovativi, tesi a restituire socialità e cultura alla loro Città, attraverso iniziative efficaci e valide anche oltre il territorio di riferimento.
Sono donne, uomini, giovani che a noi piace considerare Inquieti.

E per questo li premiamo insieme a una grande e nota personalità Inquieta come Ferruccio de Bortoli perché “caratteristica comune dell’inquieto è la vivacità intellettuale e sentimentale, il desiderio mai completamente soddisfatto di conoscere e di conoscersi; di comprendere se stesso e gli altri; di intendere il conosciuto ed il conoscibile; di percepire il mistero; di intraprendere iniziative ed avventure nuove.”

Come ci sembra che stiano facendo, tra enormi difficoltà, gli Abitanti de L’Aquila.

Circolo degli Inquieti

Finale Ligure, 3 giugno 2012

Menu