Barbara Spinelli

Barbara Spinelli

Inquietus ad honorem – Inquieto dell’anno 2002

Il Circolo degli Inquieti conferisce a Barbara Spinelli la massima attestazione di Inquietudine pur non conoscendone la personalità né direttamente né attraverso i media.
Quasi tutti noi abbiamo conosciuto solo oggi il Suo volto e la sua voce.
Ma è proprio la Sua discrezione – nella globale gara dell’apparire – l’indice primo del Suo essere inquieto.

Il suo diniego a mostrarsi la rende difficilmente perscrutabile, investigabile.
Scarse sono le sue interviste o dichiarazioni; nulle o quasi le sue apparizioni televisive.
Barbara Spinelli è estranea alla società dello spettacolo.
Unici indizi del suo essere e della sua personalità sono i Suoi articoli-saggi e il Suo libro, Il Sonno della Memoria.
Da essi emerge con evidenza la Sua personalità inquieta.
Il Suo metodo di lettura dei fatti è aperto, franco, originale.
La Sua indagine scava negli avvenimenti del mondo e, contestualmente, nella coscienza, nella cultura, nella storia dei singoli e dei popoli che ne sono artefici.
La Sua analisi è rigorosa, severa ma mai distaccata perché l’inquietudine che la sorregge ha un fondamento etico. La Sua ansia non è mal de vivre personale, ma apprensione per l’inattitudine degli uomini ad apprendere e contrastare la forza della storia e la sua ciclicità.
La Sua inquietudine è l’Inquietudine della Memoria.

Barbara Spinelli rappresenta il volto opposto dell’opinionismo urlato e teleridondante.
La sua riservatezza è inversamente proporzionale alla sua influenza e le sue riflessioni vanno ben oltre le colonne dei giornali su cui scrive.

Le sue opinioni non sono ispirate da tesi o fini di parte.
La Sua imparzialità tuttavia –al pari del ricorso al metodo del dubbio e della riflessione – non la interpretiamo come assenza di ideali o di solide convinzioni. Anzi.
La Sua è, crediamo, l’Inquietudine dell’Europa che ci manca, che non sappiamo sentire, che non sappiamo costruire dentro noi stessi.
In qualche modo Barbara Spinelli è la nostra coscienza critica europea.

Per queste ragioni, eleggendola Inquieto dell’Anno 2002, la invitiamo a continuare a rappresentare la nostra inquietudine di esseri umani “fragili e creduli”, con il coraggio della memoria che La contraddistingue.

Albissola Marina, Savona 3 maggio 2003

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