Elio (di Elio e Le Storie Tese)

Elio

Inquieto ad honorem – Inquieto dell’Anno 2004

Ci sono personalità facilmente riconducibili ad una definizione.
Ci sono personalità difficilmente riconducibili ad una definizione che ne tratteggi la completezza di sfaccettature, la varietà e la poliedricità di aspetti che compongono il tutto.

Ci sono poi personalità totalmente non riconducibili ad alcuna definizione.
Non è possibile circoscrivere un’unità lessicale per poter dire: “Ecco: questo è Elio!”
Insomma ci sono limiti insormontabili per poter dire chi è e cosa fa Elio.

Non è un caso dunque che il Circolo degli Inquieti, dopo elucubrazioni oltre ogni limite, abbia pensato di premiare Elio proprio quest’anno; l’idea è stata di per sé geniale quanto almeno una delle geniali trovate dello stesso Elio.

Ma il Circolo degli Inquieti, come consuetudine, deve definire con una motivazione la ricaduta della scelta sul prescelto. Com’è possibile definire l’indefinibile? Il Circolo va oltre un limite apparentemente invalicabile: definire l’indefinibile. Quantomeno ci prova.

Elio è inquietamente differente secondo il punto d’osservazione che utilizziamo nell’osservarlo.
Dunque:
Elio ha numero atomico 2.
Elio è uno degli elementi più rari contenuti nell’atmosfera; a pensarci bene anche uno dei più nobili.
Elio è una stella, quella più vicina a noi, quella più brillante secondo il punto di vista del Circolo degli Inquieti.
Elio (anche se non è bello a dirsi) è costituito soprattutto da materia allo stato gassoso e a stargli vicino fa molto molto caldo, tanto è prorompente nella sua genialità.
Elio ha un nucleo di uomo vero, genuino, ma la superficie che a noi si manifesta è caratterizzata da protuberanze causate da gigantesche ed improvvise e continue eruzioni incandescenti tante sono le sue manifestazioni artistiche.
Elio ha una corona ma è talmente rarefatta ed in continuo movimento da essere priva di forma definitiva e in continuo mutamento.
Elio ha il vezzo di modificare la propria identità: esiste, ma potrebbe non esistere in quanto Elio ed esistere il quanto non-Elio; è l’essere umano che vanta il maggior numero di pseudonimi.
Alla Quadriennale d’Arte di Roma, pur non essendo Maurizio Cattelan, fu premiato e intervistato come Maurizio Cattelan.
Una volta dichiarò di chiamarsi Roberto Moroni e subito dopo Roberto Gustavivi.
Elio stesso a volte è alter ego di se stesso.
Elio ha un lessico proprio che va sotto il nome di “lingua Elica”; tale vocabolario caratterizza le canzoni di Elio e le Storie Tese.
Elio è forte come un pianoforte a coda, sinuoso come una chitarra e agile come un flauto traverso.
Elio, da qualsiasi parte lo si osservi, ha un una sciarpa nerazzurra. Anche il cuore  e l’anima sono profondamente nerazzurri.

Elio è un ottimo commentatore di baseball poiché ha giocato per anni nella squadra dell’Ares Milano Baseball.
Elio è un profondo conoscitore di musica colta.
Elio è un profondo conoscitore di teatro, quello serio.
Elio è ingegnere elettronico.
Elio è ubiquo, riesce a lavorare parallelamente su RAITRE, LA7 e RADIODEEJAY. E fra poche settimane sarà anche su RAIDUE per XFACTOR.

Il Circolo degli Inquieti, per questi e altri innumerevoli motivi, ritiene di poter consegnare a Elio l’Attestazione di Inquieto dell’Anno – Inquieto ad Honorem 2009 per questa edizione della Festa dell’Inquietudine e lo fa con grande piacere e con santa ed inquieta convinzione.
Perché avere Elio qui è come avere un nuovo vicino di casa, un parente, anzi un cugino. Meglio ancora un cuggino: “Mio cuggino è rispettato da tutti / mio cuggino ha fatto questo e quello / mio cuggino mi protegge quando vengono a picchiarmi perché chiamo mio cuggino / anzi: io chiamo a mio cuggino.”
Benvenuto, cuggino Elio!

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