In collaborazione con il Centro Pannunzio – Dibattiti e Incontri
Relatori: Francesco Cevasco, Pier Franco Quaglieni, Andrea Scella, Francesca Scopelliti, Luciano Violante.
Enzo Tortora è stato uno dei padri della Televisione italiana, creativo, innovatore, libero, ribelle ai diktat.
Sarebbe stato un perfetto “Inquieto dell’Anno” se non fosse stato vittima di una vicenda surreale, matrice di sofferenze vere, drammatiche. Era una delle persone più note ed amate del Paese quando fu imprigionato con accuse infamanti. Oggi tutti riconoscono la gravità dell’errore giudiziario ma trent’anni fa poche voci si levarono a sua difesa. Enzo Tortora tenne per 3 anni un comportamento esemplare, non chiese la libertà provvisoria e rinunciò all’immunità parlamentare. La sua testimonianza per il rispetto dei diritti della persona è oggi più che mai un esempio di eroismo civile.
Francesco Cevasco, genovese, giornalista del Corriere della Sera, un po’ inquieto e irrequieto lo è pure lui, anche se non sembra. Lo dimostrano i febbrili cambiamenti di giornali: Secolo XIX, Corriere d’Informazione, Il Lavoro, Amica, L’Europeo, Eva, La Stampa, Il Corriere della Sera. Una vaga forma di perversione professionale lo ha portato a lavorare anche in due settimanali femminili. Dopo anni di esperienza ha trovato una certa serenità: ora è inquieto soltanto alla vigilia delle partite della Sampdoria. E’ felice di partecipare all’incontro su Enzo Tortora perché ci crede. Al suo impegno politico. Alla sua capacità di farsi martire quando per molti era facile farsi complici.
Pier Franco Quaglieni (Torino, 1947) è direttore scientifico della scuola di Alta Formazione storica “Federico Chabod” e direttore generale del Centro “Pannunzio” di cui è stato uno dei fondatori 45 anni fa insieme a Mario Soldati. E’ autore di oltre 500 saggi storici ed è giornalista dal 1968. Scrive su quotidiani e riviste, è decorato di medaglia d’oro di Benemerito della Cultura dal 1994. Fa parte del Comitato Nazionale per le onoranze a Cavour presso il MIbac, fa parte di comitati scientifici di parecchie fondazioni culturali. Ha vinto, tra gli altri, i Premi
“Voltaire”, “Cavour Italia”,”Tocqueville”.
Andrea Scella, dopo aver insegnato nell’Università di Genova, è attualmente professore ordinario di diritto processuale penale nell’Università di Udine. E’ autore di numerosi studi, pubblicati ora sulle più autorevoli riviste ora su volumi collettanei ed enciclopedie giuridiche, nonché di due monografie: Prove penali e inutilizzabilità. Uno studio introduttivo (Giappichelli, Torino, 2000) e Il vaglio d’inammissibilità dei ricorsi per cassazione (Giappichelli, Torino, 2006). Affianca all’attività accademica l’esercizio della professione di avvocato, svolgendo attività giudiziale e di consulenza in ambito penale.
Francesca Scopelliti, giornalista, compagna di Enzo Tortora, lo segue nella sua adesione al Partito radicale e, dopo la morte di lui, ne continua la battaglia garantista. Alle elezioni politiche del 1994 è eletta al Senato con la Lista Pannella-Riformatori in Lombardia. Nel 1996 viene rieletta al Senato, nelle Marche, per Forza Italia, fino al 2001. Diviene Segretario della Presidenza del Senato, vicepresidente della commissione speciale per l’infanzia e componente della commissione Giustizia. È presidente della Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora.