Negli ultimi anni si sono sviluppati sistemi di apprendimento, che basano il loro miglioramento sull’uso esteso della tecnologia (TEL – Technology Enhanced Learning), con l’obiettivo di innovare i sistemi di istruzione e formazione intervenendo sia sugli aspetti socio-tecnici, sia sul miglioramento della efficacia, e sulla riduzione dei costi dell’apprendimento e dell’insegnamento.
Tra i progetti più innovativi, che riguardano l’area STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), l’iniziativa TEAL del MIT è in fase operativa mentre il progetto CDIO è in fase di studio e implementazione da parte di un gruppo di prestigiose università mondiali; l’Italia è rappresentata dal Politecnico di Milano.
Re-ingegnerizzare Ingegneria – CDIO
CDIO™ (Conceive, Design, Implement & Operate) vuole essere una struttura formativa innovativa per produrre la prossima generazione di ingegneri. Intende fornire agli studenti una formazione che inquadra i fondamentali della ingegneria in un contesto industriale di “Ideazione — Progettazione — Implementazione — Gestione Operativa” di sistemi e prodotti. Questa impostazione, che tiene conto del ciclo di vita reale di un prodotto, è stata sviluppata su input di esperti industriali, ingegneri, accademici e studenti.
L’approccio CDIO [www.cdio.org] considera che le scuole di ingegneria devono formare prevalentemente ingegneri e non scienziati e che l’ingegneria è fondamentalmente una scienza della pratica.
«Scientists study the world as it is, engineers create the world that never has been», come disse l’ingegnere areonautico Theodore von Kármán (1881 Budapest, 1963 Aachen), insignito della National Medal of Science dal presidente J.F. Kennedy [citazione da wikiquote].
«Engineering is the art of applying scientific and mathematical principles, experience, judgment, and common sense to make things that benefit people. Engineering is the process of producing a technical product or system to meet a specific need» [definizione ASEE – American Society for Engineering Education].
Mentre rimane alta la richiesta di ingegneri nel mondo, le industrie chiedono una re-ingegnerizzazione delle proposte formative nell’ambito dell’ingegneria per l’adeguamento delle caratteristiche professionali alle moderne esigenze del mondo del lavoro, che oltre alle competenze specifiche ingegneristiche richiedono anche competenze “trasversali”. Queste sono fondamentali per un soddisfacente inserimento nel mondo del lavoro e per il mantenimento della impiegabilità nel tempo. [Re-ingegnerizzare Ingegneria – HighEdu ]
Prospettive TEAL
TEAL (Technology Enhanced Active Learning) è un nuovo metodo di insegnamento/ apprendimento basato sull’uso esteso delle tecnologie ICT, alternativo alla classica lezione frontale. Sviluppato dal MIT [vedere: MIT passa dalla lavagna nera alla lavagna bianca] è attualmente utilizzato da: Rensselaer Polytechnic Institute, North Carolina State University, University of Colorado, Harvard University, University of Maryland.
TEAL utilizza sia lezioni frontali, che simulazioni e sperimentazioni computerizzate, per creare un ambiente di apprendimento esperienziale collaborativo ricco e efficace. Dall’autuno 2005, TEAL viene utilizzato per i corsi di introduzione alla Fisica.
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Perspective of TEAL
Il video MIT TechTV, che segue, riporta reazioni e commenti di studenti e docenti.
Riferimenti:
- Educational Transformation through Technology at MIT – TEAL [http://web.mit.edu/edtech/casestudies/teal.html]
- At M.I.T., Large Lectures Are Going the Way of the Blackboard, 12Jan09 [http://www.nytimes.com/2009/01/13/us/13physics.html?_r=1]